Specificità dei soggetti di sesso femminile relativamente all'incidenza e al trattamento della stitichezza

I disturbi associati a stitichezza acuta o cronica sono tra i sintomi più frequentemente menzionati in farmacia da coloro che ricorrono all’automedicazione. Recenti ricerche scientifiche forniscono informazioni utili sulle differenze tra i due sessi per quanto riguarda la stitichezza, specialmente in termini di gravità, benessere personale e risposta alle terapie.

Un sondaggio online condotto tra 5.000 partecipanti ha affrontato il problema dell’impatto degli episodi di stitichezza acuta sulla vita quotidiana dei pazienti [1]. Il sondaggio includeva domande sui sintomi e sul benessere degli intervistati. Stando ai risultati del sondaggio, le donne hanno segnalato con maggiore frequenza rispetto agli uomini sintomi tipici quali sforzo durante la defecazione (71,5% vs 60,3%), gonfiore (63,2% vs 42,4%) o lunghi intervalli di tempo tra un’evacuazione e l’altra (55,4% vs 40,7%). Il numero e la gravità media dei sintomi sono risultati più elevati tra le donne. È emerso inoltre che gli episodi di stitichezza della durata superiore a un giorno erano più frequenti tra le donne che tra gli uomini (82,2% vs 68,0%).

La risposta che i soggetti di ambo i sessi hanno fornito con maggiore frequenza alla domanda sull’impatto di un episodio di stitichezza sulla vita quotidiana è stata “Avverto un certo malessere fisico” (75,5% vs 65,5%). Tuttavia, attraverso domande più approfondite, sono state rilevate differenze notevoli tra uomini e donne nella percezione degli impedimenti fisici (vedere la figura). L’aspetto rispetto al quale sono state registrate maggiori differenze riguardava la distensione addominale, sintomo segnalato più spesso dalle donne e all’origine di un malessere emotivo più forte: “Non mi sento attraente”.

Un’altra pubblicazione scientifica ha posto l’attenzione sulle differenze tra i sessi per quanto concerne il trattamento della stitichezza. La risposta delle donne e degli uomini al trattamento con lassativi stimolanti (bisacodile/sodio picosolfato) è stata analizzata partendo da dati combinati provenienti da studi clinici e relativi a un totale di 718 pazienti [2]. Entrambi i farmaci esaminati erano conformi alle linee guida, efficaci e ben tollerati [3]. Il periodo di osservazione è durato 4 settimane. I risultati hanno evidenziato un netto miglioramento della funzione intestinale dopo il trattamento con il lassativo nei soggetti di ambo i sessi, a differenza di quanto osservato nei soggetti che hanno ricevuto il placebo. È interessante notare che la frequenza di defecazione, specialmente all’inizio dell’assunzione del lassativo, è aumentata più nelle donne che nei partecipanti di sesso maschile.

L’ingestione di bisacodile/sodio picosolfato ha prodotto un miglioramento della qualità della vita correlata alla salute (Health-Related Quality of Life, HRQoL) nei soggetti di ambo i sessi. Le donne hanno tratto un beneficio maggiore dall’assunzione del farmaco, in particolar modo per quanto concerne le voci “Soddisfazione” e “Malessere fisico”.

In sintesi: Recenti ricerche scientifiche suggeriscono che i sintomi della stitichezza colpiscono le donne più spesso degli uomini e che le conseguenze di questi episodi di stitichezza hanno un impatto fisico ed emotivo maggiore nelle donne piuttosto che negli uomini. La risposta all’ingestione di un lassativo insorge più rapidamente nelle donne e il miglioramento della qualità della vita correlata alla salute è anch’esso più marcato nelle donne.

_{Conflitto di interessi: S. Landes è un dipendente di Sanofi.}

_{Dichiarazioni: Pubblicazione finanziata da Sanofi Aventis Deutschland GmbH.}